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COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELL’ILVA

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Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori dell’ex Ilva, che da anni vivono nell’incertezza e pagano sulla propria pelle le conseguenze di scelte politiche sbagliate e di continui cambi di linea. Ancora una volta sono loro – non i Ministri, non gli amministratori, non i grandi gruppi industriali – a subire gli effetti di decisioni prese lontano dalle fabbriche e dalle città che quell’acciaieria l’hanno sempre tenuta in vita.


La situazione attuale è il risultato di un progressivo disimpegno da parte del Governo, incapace di garantire una prospettiva industriale chiara e sostenibile. È difficile non notare come in pochi mesi si sia passati dall’annuncio del “forno elettrico” come soluzione salvifica al rischio concreto di una chiusura totale: un cambio di direzione improvviso che ricade, come sempre, su chi lavora.


Oggi è chiaro, per chi non lo avesse compreso sin dall'inizio, che Urso ha provato a scaricare la colpa sulla città di Genova e sulla Sindaca che, se avesse detto un no al forno elettrico avrebbe fatto il suo gioco. Questo tentativo è andato fallito il problema non era forno elettrico si o forno elettrico no, il problema era una completa mancanza di un piano industriale.


Oggi sono a rischio 6000 posti di lavoro di cui 1000 a Genova, questo sarebbe il piano industriale del governo, un governo che ha addirittura previsto il ministero del Made in Italy e poi anziché rilanciare l'industria italiana la chiude, costringe le professionalità specializzate di un settore strategico alla cassa integrazione e poi al licenziamento. Anziché puntare sulla competenza e sulla competitività lascia a casa i lavoratori


Non si può continuare a gestire una vertenza così complessa con comunicati e slogan. Servono investimenti, programmazione, un vero piano industriale che assicuri produzione, sicurezza e tutela ambientale. E serve soprattutto rispetto per le persone che da troppo tempo sono lasciate sole.


Noi continueremo a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Ilva, affinché il futuro non venga scritto sulla base di calcoli politici, ma mettendo al centro diritti, salute e dignità.

Così AVS, accoglie l’appello dei lavoratori ex Ilva ed esprime vicinanza alla mobilitazione degli operai.


Giorgia Parodi - coportavoce Europa verde Genova - AVS

Simona Cosso - segretaria sinistra Italiana Genova - AVS

 
 
 

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