SINISTRA ITALIANA GENOVA CON I DIPENDENTI DI LEONARDO
- sinistraitalianage

- 25 ott
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La Leonardo Spa, partecipata per il 30% dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), è il più importante produttore di armamenti a livello europeo, quattordicesimo a livello mondiale.
Le sue entrate, nel settore della difesa, nel militare, corrispondono ad oltre il 75% del suo fatturato. Nel corso degli anni, infatti ha modificato i suoi impegni riducendo quelli del settore civile al 17% circa della sua attività mentre per l’83% è quella destinata al militare.
Occupa circa 60.000 dipendenti impiegati in oltre 120 sedi sparse per il mondo, fra cui Genova, La Spezia e, fra le tante altre, quella di Grottaglie.
Sono i lavoratori e le lavoratrici di questa sede pugliese che hanno lanciato (con Change.org) una raccolta firme con cui sostengono a chiare lettere: “NON IN MIO NOME, NON CON IL MIO LAVORO”.
Un appello all’Azienda perché, a fronte dell’azione militare e genocida dell’esercito israeliano contro il popolo palestinese:
- non effettui nessuna fornitura di armamenti ad Israele;
- sospenda ogni rapporto commerciale e militare con detto stato;
- sospenda ogni rapporto con enti ed aziende che forniscono armi allo stato israeliano.
Un appello che, come Sinistra Italiana di Genova, facciamo nostro, invitando tutte e tutti a condividerlo e sottoscriverlo.
Il nostro impegno continua e continuerà sinché non si realizzeranno le condizioni per un cessate il fuoco certo e rispettato, per avviare un percorso serio verso una pace che deve nascere nel rispetto del diritto internazionale e con l’autodeterminazione del popolo palestinese.
Un percorso che deve vedere l’impiego dell’ONU, con le sue agenzie ed i suoi caschi blu, affinché siano anche garantiti gli afflussi degli aiuti umanitari (cibo, acqua potabile, medicine, carburante ecc) di cui hanno un disperato bisogno i palestinesi che sono riusciti a sopravvivere sino ad oggi.
Per questo come Sinistra Italiana Genova, con tutti e tutte le associazioni, organizzazioni, forze politiche, cittadini e cittadine, che hanno iniziato questo difficile e lunghissimo cammino, proseguiremo, non ci arrenderemo.
Pace e libertà per la Palestina







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